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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

IL MISTERO DEL MURACCIO DI CASTEL DELL'ISOLA

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  Nella conca ternana, a partire dall’età medievale, vennero costruiti vari sistemi di fortificazioni (castelli, rocche, torri di avvistamento). Uno di questi si trovava nella campagna ternana, al confine con il territorio di Narni. Il nome deriva dalla posizione della fortificazione, costruita nei pressi di un isolotto lungo il fiume Nera. In zona di Pantano, al confine del comune di Narni, possiamo trovare i resti del “Muraccio di Sant’Angelo”. Qui si annidano storie di conventi, cimiteri e tesori nascosti in merito a questo posto. Storie popolari ci raccontano di gente che aveva anche scavare in quei pressi, ma che non avevano trovato nulla. Anzi, scavando di notte, si erano impauriti per il sopravvenire improvviso di un forte vento e nell’udire voci urlanti. Un pezzo di muro antico e quanti misteri! È quasi d’obbligo cercare di soddisfare la curiosità e cercare di saperne di più della storia di quelle pietre. Ciò che resta del castello: un muro di 5,80 x 5,00 metri realizzato con

L'ENIGMA DELLE TOMBE DELLA STRADA FLAMINIA

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  In questa nostra ricerca percorreremo la Via Flaminia . La Via Flaminia è una via consolare romana che collega Roma a Rimini; oggi, nel tratto tra Roma e Fano, è classificata come strada statale 3 Via Flaminia. Nell'anno 220 a.C. il censore  Gaio Flaminio Nepote  diede inizio alla costruzione di una via consolare che collegasse Roma con l'Italia settentrionale. La costruzione fu ultimata nel 219 a.C. È stata la prima, e per molti secoli l'unica, strada terrestre di collegamento tra Roma e il nord Italia. La strada iniziava il suo itinerario dalle Mura Serviane. Da Ponte Milvio la Flaminia risaliva la valle del Tevere, passava per Faleri Veteres (Civita Castellana), entrava in Umbria a Ocriculum (Otricoli) e quindi raggiungeva Narnia (Narni). Da Narni partivano due ramificazioni; una, che secondo la maggioranza degli storici è il percorso più antico ed è detta perciò via Flaminia vetus, che piegava verso nord-ovest passando sopra al Ponte di Augusto, poi per Casventum (Sa

IL MISTERO DEGLI UMBRI NAHARKI

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  CHI ERA IL POPOLO DEGLI UMBRI? Cominciamo con l'identificare le popolazioni Italiche/Sabelliche come termine polivante. In questa identificazione abbiamo due branche: gli Umbri Sabelli e gli Osci. Questa divisione risulta ballerina perché si pone da ponte tra il mondo Umbro e quello Osco. Gli Osco Umbri arrivarono in Italia intorno al 12° secolo A.C. ed il loro arrivo coincide con con il fiorire della cultura protovillanoviana. Sappiamo che la cultura degli Umbri coincide con la cultura di Terni (Interamna Nahars) che si sviluppa nel 10° secolo A.C. in Italia; nascendo dalle tante branche della cultura villanoviana, però in Plinio possiamo leggere che gli Umbri sono il popolo più antico in assoluto di tutta l'Italia. Lo storico romano racconta che debbono il loro nome ai Greci, che li hanno chiamati Umbri, originariamente Ombrici, partendo dal termine etimologico della loro lingua Ombros, che significa temporale. Un popolo così antico da essere sopravvissuto al diluvio unive

SAN SILVESTRO E IL DRAGO DI FORNOLE

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Fornole è una frazione del comune di Amelia, in provincia di Terni. In epoca romana era nota come Castrum Fornoli, a causa dell'elevato numero di fornaci presenti dall'epoca romana ed utilizzate per la cottura di vasellame, mattoni e tegole. A partire dal XV secolo entrò nella sfera di influenza di Amelia, che la impiegò come bastione di controllo contro l'espansione della città di Narni, fortificandone le mura e costruendo torri. A causa della sua posizione strategica, Fornole fu distrutta e ricostruita più volte nel corso dei secoli. Nel monte San Silvestro è situata una piccola chiesetta romanica, con un affresco del Santo che ha incatenato il drago. La piccola chiesa romanica, di antica origine, infatti, un sondaggio archeologico effettuato di fronte alla chiesa ha rinvenuto alcuni reperti scultorei, datati alla prima metà del IX secolo d.C., provando che già dall’età carolingia, ivi sorgeva un edificio religioso, eretto verosimilmente ad opera di una comunità monastica

IL MISTERO DEI DUE ALTARI SACRIFICALI TRA VIGNE E GUADAMELLO

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  Guadamello è una frazione del comune di Narni, in provincia di Terni. La piccola frazione, che comprende circa 230 abitanti e si trova a 275 m s.l.m.. Nel territorio avvennero ampi ritrovamenti archeologici che vanno dalla preistoria al Medioevo. Notevoli reperti affiorano dai terreni durante il lavoro agricolo risalenti all'epoca pre-romana e romana (monete, fibule, anellini, manufatti in pietra e terracotta). Nella vicina località "il sasso freddo" resti di un antico luogo di culto pre-romano (VIII-VII a.C.) con ara sacrificale. Negli anni cinquanta del novecento furono ritrovati sulla sommità di detto luogo 13 corpi sepolti a raggiera con le teste poggianti su una mezza luna di pietra recante 13 segni. Nel 1964 sotto al castello a 200m in località "Caselle" fu trovato un cippo funerario in travertino con iscrizione latina della seconda metà del I sec d.C. prima metà del II sec. d.C. nella quale Droma moglie di Quinto Fructo liberti della Gens Glitia dedic

LA MISTERIOSA TORRE DI CONFINE: TORRE FUSCELLO

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  In questa esplorazione ci troviamo a Polino . Polino è un comune italiano di 217 abitanti della provincia di Terni in Umbria. Posto sull'Appennino Umbro-Marchigiano, fa parte dei comuni della Valnerina . Di origine medievale, fu roccaforte di vari feudatari e legato al Ducato di Spoleto. Anticamente il paese era difeso da una doppia cinta muraria e quella più interna racchiudeva i palazzi signorili. La parte più antica, posta più in alto, si sviluppa attorno alla chiesa e a due edifici piuttosto antichi; su tutto domina una rocca del '500 con bastioni di forma cilindrica. Sulla piazza d'ingresso al paese, una bellissima fontana del Seicento, in stile manieristico, fatta costruire dal marchese Castelli, conte di Collestatte e Torreorsina, governatore perpetuo di Polino. Siamo alla ricerca di una torre che segnava il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie. Nel 1846 vennero posizionati lungo una linea che si estendeva dalle due coste, mar Adriatico e ma

IL MISTERO DEI SIMBOLI RUPESTRI DI NARNI

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  Ben trovati. In questa esplorazione siamo tornati a Narni , dove, appena fuori le mura del centro abitato, sorge una piccola area archeologica. Ci troviamo lungo la Via Flaminia , antica ed importante strada consolare romana che collega ancora oggi Roma a Rimini. Nell'anno 220 a.C. il censore Gaio Flaminio Nepote diede inizio alla costruzione di una via consolare che collegasse Roma con l'Italia settentrionale, unificando e risistemando vari tratti preesistenti nei territori di Veio, Capena e Falerii Civita Castellana. La costruzione fu ultimata nel 219 a.C. La strada fu restaurata ed ampliata durante il governo degli imperatori Augusto, Vespasiano, Adriano. In quest'area troviamo diverse situazioni interessanti dal punto di vista storico. La nostra idea di Narni è quella di una città medioevale ma dobbiamo sapere che la storia di questa città è molto più antica. La zona intorno a Narni era già abitata nel Paleolitico , come attestano i ritrovamenti in alcune delle grot

IL MISTERO DELLA MORTE DI ALTOBELLO DA CANALE

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In questa indagine ci troviamo a Collicello nel comune di Amelia. Stiamo indagando sulla base di un ritrovamento. Delle “fotografie” inedite che raccontano la tragica fine di Altobello Chiaravalle da Canale , di nobile famiglia di Todi, avvenuta il 16 luglio del 1500 ad Acquasparta. Queste due xilografie sono state ritrovate da due studiosi. Collicello è tra le rocche amerine che ha conservato maggiormente integro il suo aspetto medievale essendo molto rare le moderne costruzioni nel suo comprensorio. Questo caratteristico castello sorge su una collina boscosa da cui tra il suo nome Collicello è stato per secoli il baluardo amerino più distante a contrastare i vicini domini di Todi. Infatti a poche centinaia di metri dall’abitato si trovava il castello di Canale, antico possedimento della famiglia todina dei Chiaravalle, chiamati anche conti di Canale. Il castello di Canale è stato costruito nel periodo in cui il territorio ad est dei Monti Amerini era feudo degli Arnolfi (sec. XI-XI